giovedì 17 aprile 2014

VIAGGIO VERSO LA FELICITA' - Parte prima


Come sarebbe/sarebbe stato a 20 anni essere alla ricerca della tua strada, ma dispersa nella terra rossa dell'Australia???
Ce lo spiega la nostra "inviata speciale", raccontando il suo inizio di avventura leggendo Coelho....

Fin da quando ero piccola ho sempre amato leggere, amo diventare la protagonista della storia di qualcun altro, anche se per breve tempo e tra le pagine di un libro. Fu per questo che mia sorella prima di partire per l’Australia mi regalò un libro, e conoscendomi, sapendo quante difficoltà avrei incontrato (principalmente nella mia mente paranoica), decise di regalarmi “L’alchimista” di Paulo Coelho. 


Come al solito mi sono immedesimata completamente nella storia, tanto che quando recentemente l’ho finito ho cercato di paragonarlo il più possibile alla mia storia, ovviamente creando molte più paranoie di quanto già avevo! Ci sono molte parti del libro che mi hanno fatto riflettere, ma ciò che più mi ha colpito è stata la conversazione che Santiago ha con il suo cuore.


“Anche se ogni tanto mi lamento,” diceva il suo cuore, “lo faccio perché […] i cuori degli uomini sono così: hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati.[…] Perché quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente.”




Questa fu la motivazione principale per cui aspettai un anno prima di partire per l’Australia. Ero terrorizzata, avevo paura di non farcela, perché una ragazza di vent’anni da sola a 16.555 km di distanza dalla propria casa non può che resistere un mese!

Decisi che non doveva essere la paura a fermarmi: anche se fossi rimasta solo un mese non avrei mai avuto rimpianti, perché l’importante è sempre e comunque provarci. Così, mi rimboccai le maniche e, dopo neanche 2 mesi che avevo comprato il biglietto, partii.


Ritornando al libro, non è stato, però, il passato il primo collegamento che ho fatto, perché ho imparato che bisogna sempre guardare solo al presente. Nel mio presente ho ancora paura di non farcela, di sbagliare. Le esperienze precedenti dovrebbero insegnarci a non ripetere gli stessi sbagli, ma purtroppo non è così per la paura, che non smette mai di tormentarci.


“Ogni momento di ricerca è un momento di incontro” ripeté il ragazzo al proprio cuore. “Mentre cercavo il mio tesoro, tutti i giorni erano giorni luminosi, perché sapevo che ogni ora faceva parte del sogno da ritrovare. Mentre cercavo questo mio tesoro, lungo il cammino ho scoperto cose che non avrei mai sognato di trovare se non avessi avuto il coraggio di tentare ciò che era impossibile per un pastore.”


Durante i miei 5 mesi a Sydney ho provato mille nuove esperienze, ho conosciuto nuovi amici, ognuno del quale mi ha lasciato qualcosa, ho avuto dei rallentamenti (ci ho messo 1 mese e mezzo a trovare lavoro come cameriera, nonostante in Australia ci sia il -10% di disoccupazione!) e ovviamente non mi è mancato di rimanere delusa, ma non mi sono mai arresa. Amo viaggiare, conoscere nuovi posti, culture diverse, persone e amici nuovi e differenti, ma di certo non voglio fare la cameriera per tutta la vita, non è così che voglio godermi il mondo. 



Ogni cosa che ho fatto sono stati momenti della ricerca che mi hanno avvicinato alla mia Leggenda Personale (come dice Coelho), anche adesso che sono una contadinella in mezzo ai campi del Queensland, cosa che non mi sarei mai immaginata di fare nella vita, non ritengo che niente sia perduto, ed è questa ormai la mia missione, trovare ciò per cui sono nata.


“Per ogni uomo sulla faccia della terra c’è un tesoro che lo aspetta,” disse il cuore. “Noi, i cuori, solitamente parliamo poco di questi tesori, perché gli uomini ormai non vogliono più trovarli. […] Soltanto pochi seguono il cammino tracciato per loro, il cammino della loro Leggenda Personale e della felicità. Ritengono che il mondo sia qualcosa di minaccioso ed è per questo che il mondo diviene qualcosa di minaccioso. Allora noi, i cuori, parliamo a ciascuno sempre di più sottovoce, ma non taciamo mai. E ci auguriamo che le nostre parole non siano udite: Non vogliamo che gli uomini soffrano perché non hanno seguito il proprio cuore.”


Questo è proprio ciò che voglio evitare che succeda, io voglio essere felice, non voglio trovare il rimpiazzo della mia Leggenda Personale, voglio che il cuore mi urli in faccia ciò che amo e voglio fare. Ovviamente tutto ciò mi terrorizza sempre di più; ho paura di sbagliare a leggere i “segnali” e indirizzarmi su una via che poi infondo non è la mia. In questo momento sento che la scrittura, il viaggio e aiutare i bisognosi sono le principali fonti di felicità della mia vita, e mi sto indirizzando su questo. Ma chi mi assicura che sia la strada giusta? 


Eppure finché non provo, finché non ci tento non lo saprò mai. Desidero con tutta me stessa riuscire a realizzarmi ed essere felice, e come dice il libro:

“Quando desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio.”

Ci saranno mille altre difficoltà, ma io non mi arrenderò mai e staremo a vedere.

Yle

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