Come sarebbe/sarebbe stato a 20 anni essere alla ricerca della tua strada, ma dispersa nella terra rossa dell'Australia???
Ce lo spiega la nostra "inviata speciale", raccontando il suo inizio di avventura leggendo Coelho....
Fin da quando ero piccola ho sempre amato leggere, amo diventare la
protagonista della storia di qualcun altro, anche se per breve tempo e tra le
pagine di un libro. Fu per questo che mia sorella prima di partire per
l’Australia mi regalò un libro, e conoscendomi, sapendo quante difficoltà avrei
incontrato (principalmente nella mia mente paranoica), decise di regalarmi
“L’alchimista” di Paulo Coelho.
Come al solito mi sono immedesimata completamente nella storia, tanto
che quando recentemente l’ho finito ho cercato di paragonarlo il più possibile
alla mia storia, ovviamente creando molte più paranoie di quanto già avevo! Ci
sono molte parti del libro che mi hanno fatto riflettere, ma ciò che più mi ha
colpito è stata la conversazione che Santiago ha con il suo cuore.
“Anche se ogni tanto mi lamento,”
diceva il suo cuore, “lo faccio perché […] i cuori degli uomini sono così:
hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perché pensano di non meritarlo,
o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo
pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere
belli e non lo sono stati.[…] Perché quando ciò accade, noi ne soffriamo
intensamente.”
Questa fu la motivazione principale per cui aspettai un anno prima di
partire per l’Australia. Ero terrorizzata, avevo paura di non farcela, perché
una ragazza di vent’anni da sola a 16.555 km di distanza dalla propria casa non
può che resistere un mese!
Decisi che non doveva essere la paura a fermarmi: anche se fossi rimasta solo un mese non avrei mai avuto rimpianti, perché l’importante è sempre
e comunque provarci. Così, mi rimboccai le maniche e, dopo neanche 2 mesi che
avevo comprato il biglietto, partii.
Ritornando al libro, non è stato, però, il passato il primo
collegamento che ho fatto, perché ho imparato che bisogna sempre guardare solo
al presente. Nel mio presente ho ancora paura di non farcela, di sbagliare. Le
esperienze precedenti dovrebbero insegnarci a non ripetere gli stessi sbagli,
ma purtroppo non è così per la paura, che non smette mai di tormentarci.
“Ogni momento di ricerca è un momento di incontro” ripeté il ragazzo al
proprio cuore. “Mentre cercavo il mio tesoro, tutti i giorni erano giorni
luminosi, perché sapevo che ogni ora faceva parte del sogno da ritrovare.
Mentre cercavo questo mio tesoro, lungo il cammino ho scoperto cose che non
avrei mai sognato di trovare se non avessi avuto il coraggio di tentare ciò che
era impossibile per un pastore.”
Durante i miei 5 mesi a Sydney ho provato mille nuove esperienze, ho
conosciuto nuovi amici, ognuno del quale mi ha lasciato qualcosa, ho avuto dei
rallentamenti (ci ho messo 1 mese e mezzo a trovare lavoro come cameriera,
nonostante in Australia ci sia il -10% di disoccupazione!) e ovviamente non mi
è mancato di rimanere delusa, ma non mi sono mai arresa. Amo viaggiare,
conoscere nuovi posti, culture diverse, persone e amici nuovi e differenti, ma
di certo non voglio fare la cameriera per tutta la vita, non è così che voglio
godermi il mondo.
Ogni cosa che ho fatto sono stati momenti della ricerca che mi hanno
avvicinato alla mia Leggenda Personale (come dice Coelho), anche adesso che sono una
contadinella in mezzo ai campi del Queensland, cosa che non mi sarei mai immaginata di fare
nella vita, non ritengo che niente sia perduto, ed è questa ormai la mia
missione, trovare ciò per cui sono nata.
“Per ogni uomo sulla faccia della terra c’è un tesoro che lo aspetta,”
disse il cuore. “Noi, i cuori, solitamente parliamo poco di questi tesori,
perché gli uomini ormai non vogliono più trovarli. […] Soltanto pochi seguono
il cammino tracciato per loro, il cammino della loro Leggenda Personale e della
felicità. Ritengono che il mondo sia qualcosa di minaccioso ed è per questo che
il mondo diviene qualcosa di minaccioso. Allora noi, i cuori, parliamo a
ciascuno sempre di più sottovoce, ma non taciamo mai. E ci auguriamo che le
nostre parole non siano udite: Non vogliamo che gli uomini soffrano perché non
hanno seguito il proprio cuore.”
Questo è proprio ciò che voglio evitare che succeda, io voglio essere
felice, non voglio trovare il rimpiazzo della mia Leggenda Personale, voglio
che il cuore mi urli in faccia ciò che amo e voglio fare. Ovviamente tutto ciò
mi terrorizza sempre di più; ho paura di sbagliare a leggere i “segnali” e
indirizzarmi su una via che poi infondo non è la mia. In questo momento sento
che la scrittura, il viaggio e aiutare i bisognosi sono le principali fonti di
felicità della mia vita, e mi sto indirizzando su questo. Ma chi mi assicura
che sia la strada giusta?
Eppure finché non provo, finché non ci tento non lo saprò
mai. Desidero con tutta me stessa riuscire a realizzarmi ed essere felice, e
come dice il libro:
“Quando desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu realizzi
il tuo desiderio.”
Ci saranno mille altre difficoltà, ma io non mi arrenderò
mai e staremo a vedere.
Yle

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